Archive for marzo, 2019

Incontro GdL 16 aprile 2019

Con ironia e un pizzico di nostalgia, Luca Bianchini ci prende per mano e ci porta a conoscere i sentimenti più nascosti in ognuno di noi, per scoprire che non hanno confini, "da Trieste in giù". Alla fine, ognuno di noi s'innamora di chi ci guarda per un attimo e poi ci sfugge per sempre.

Alla fine, ognuno di noi s'innamora di chi ci guarda per un attimo e poi ci sfugge per sempre

Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: "Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da baby sitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato. So che un giorno tornerai è un romanzo sulla ricerca delle nostre origini, la scoperta di chi siamo e la magia degli amori che sanno aspettare.

Recensione

È una storia malinconica, ma narrata in modo ironico, e non annoia mai perché è molto movimentata, c'è sempre qualcosa di nuovo che succede. È la storia di una famiglia e in particolare di Angela ed Emma, madre e figlia. Il lettore vede Emma crescere come una figlia, lungo il corso della storia, dalla sua nascita a quando diventa anche lei madre e ricerca così le sue origini. Cercherà quel padre che a malapena ha una volta incontrato, stando accanto ad Angela che è stata per lei sempre molto assente, mentre i suoi nonni e i suoi zii si occupavano di lei negli anni. Emma mi ha sempre fatto molta tenerezza e mi ha dato l’impressione di una ragazza forte e che ha sempre provato a cavarsela da sola. Nel complesso mi è piaciuto molto, per lo stile dell’autore, per l’intreccio, per il personaggio di Emma e per il finale.

Tiziana

Sabato 16 marzo 2019 Ripe di Trecastelli

Ph Patrizia Lo Conte
 


Ph Alfonso Napolitano

 


 

 

Comunicato stampa

A Trecastelli sabato la presentazione di un volume dedicato all’universo al femminile

Sabato 16 marzo 2019, alle ore 17.30, la Biblioteca Comunale della Città di Trecastelli, che si trova presso il Villino Romualdo, ospiterà la presentazione del volume AL FEMMINILE II edizione 2018, a cura dell’Associazione Monte Porzio Cultura. La pubblicazione mette in risalto l’universo al femminile con racconti, poesie, disegni, immagini e pensieri di autrici locali e nazionali.  L’incontro sarà inoltre animato da letture e interpretazioni di scritti, cui prenderanno parte anche alcune delle autrici del libro. L’evento sarà un’occasione per indagare e riflettere sulla sfaccettata dimensione della creatività al femminile, in modo molto coinvolgente. La presentazione del volume AL FEMMINILE II edizione 2018 è promossa dal la Città di Trecastelli e dalla Biblioteca Comunale. La partecipazione all’evento è a ingresso libero.

Per Informazioni: Ufficio Turistico –Villino Romualdo- Piazza Leopardi, 32 loc. Ripe – Trecastelli (Ancona); tel. 071. 7957851 – trecastelliufficioturistico@gmail.comwww.trecastelliturismo.it

Incontro GdL 19 marzo 2019

Questo nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio si caratterizza, così come per quasi tutti i suoi lavori precedenti, per una narrazione in prima persona. In questo caso la voce narrante è quella di un Antonio ormai adulto, che rievoca quel momento della sua vita così importante. Le novità, rispetto alle altre opere di Carofiglio sono essenzialmente due: la prima riguarda l’ambientazione della storia, perchè la scelta di una città estera e nello specifico di Marsiglia come luogo dove si svolgono la maggior parte delle vicende èè senza dubbio originale e a suo modo audace. La seconda concerne invece lo stile stilistico adottato, perchè Carofiglio, rispetto ai suoi libri precedenti, mostra la volontà di voler cambiare alcuni aspetti del suo modo di scrivere, senza però volersi snaturare. Il risultato di questo tentativo di rinnovamento è un libro senza dubbio scorrevole e leggero, come tutti i libri precedenti dell’autore, ma con il tenativo di adottare uno stile più sintetico, che ceda meno il passo alle digressioni psicologiche che sono comunque presenti e che contribuiscono a rendere quest’opera interessante, anche per le riflessioni a cui il lettore viene portato.

Ovviamente sono diversi i passi che colpiranno il lettore. Tra i tanti che si potrebbero citare qui ne va ricordato uno, in cui l’autore mette a confronto la complessità della matematica con quella della vita, in un passaggio decisamente ironico, dove il padre di Antonio afferma che “Se la gente crede che la matematica non sia semplice, è soltanto perché non si rende conto di quanto complicata sia la vita“. In conclusione, Le tre del mattino va senza dubbio letto da coloro che apprezzano Carofiglio fin dai tempi dei romanzi con protagonista l’avvocato Guerrieri, ma anche da chi non si è mai approcciato ad un suo romanzo.

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Alberto Lupo legge Kipling “SE”

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Arnoldo Foa legge Leopardi

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