Video incontro Enrico Vergoni 20/11/2015

Incontro con Enrico Vergoni – 20 novembre 2015

Incontro con l'autore "Enrico Vergoni".

 

 

 

 

Incontro 27 ottobre 2015

Incontro del gruppo di lettura presso la Biblioteca Comunale ore 21.00, P.zza Garibaldi 3, primo piano.

 

 

 

"L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso

 

Vani è una ragazza dotata, lo è sempre stata sin da piccola; caratterizzata da una intelligenza vivace, molto perspicace, a tratti insolente perché sempre un passo avanti agli altri.

Il suo acume è sottolineato da una sagace ironia e un intuito eccezionale. Nel tempo Vani, ossia Silvana Sarca, ha imparato a far tesoro di queste sue qualità. Laureata in lettere, con una capacità di scrittura fuori dal comune, Vani trova lavoro in una casa editrice. Normalmente gli editori sono subissati di lettere ed email di laureati che si propongono come redattori o correttori di bozze. Invece Vani ha la sfrontatezza di proporsi come ghostwriter usando un simpatico e efficace sistema che non vi svelo perché è davvero sagace.

La narrazione del romanzo si dipana quindi sul lavoro quotidiano che Vani svolge. Immedesimarsi in un autore o, meglio, in una testa è la sua caratteristica principale. Una donna che a 34 anni ne dimostra dieci in meno, dal look dark intrapreso quando aveva 15 anni per contrastare la bellezza eterea della sorella e per dare un segno ai genitori, una sagacia dettata anche da un acuto spirito di osservazione, Vani è davvero una spanna sopra tutti.

Negli anni ha prodotto per la casa editrice svariati lavori immedesimandosi ogni volta in argomenti e personaggi diversissimi:

" sono stata una storica dell’età moderna, un’insegnante di metodo Suzuki, un maestro tipografo, un geografo delle Alpi, una cabarettista, un imprenditore in lizza per un ministero, un ciclista, persino un generale in pensione."

Naturalmente alla dote spiccata si aggiunge una fase di studio e preparazione approfondita per ciascun argomento di cui scrivere. Vani passa dalla conoscenza dettagliata dell’autore e dai suoi scritti precedenti per capirne i contenuti, dallo stile di scrittura ai social network. Lei analizza non solo ciò che già è stato scritto ma anche ciò che il pubblico si aspetta. Segue attivamente i forum dei gruppi di lettori e appassionati così da cogliere commenti e desiderata del pubblico, in modo tale da pubblicare un libro di sicuro successo.

 

11 settembre – Conferenza dialetti della Marca

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Libri estate 2015 per l’incontro di settembre

Incontro del gruppo di lettura presso la Biblioteca Comunale ore 21.00, P.zza Garibaldi 3, primo piano.

 

 

Libri da leggere:

L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alla Miserabili Monache di Marco Marsullo.

La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone

Non volare via di Sara Rattaro

 



È la storia di quattro vecchi (un po’) pazzi. La voce narrante è quella di Dino Agile, 74 anni e «la prostata grande quanto la Danimarca». Il classico vecchiaccio incazzato che ce l’ha con tutto e tutti, tranne che con i suoi tre compari, che con lui dividono il destino a Villa delle Betulle, casa di riposo in provincia di Roma. Guttalax: sorridente e bonaccione, sempre pronto ad assecondare il volere della maggioranza per affetto, più che per volontà propria. Rubirosa: dipendente dal Viagra, che assume più volte al giorno, «per tenerlo sempre pronto, come in una prova anti incendio», ossessionato da qualsiasi donna, purché over 60. Infine, Brio: il braccio armato del gruppo; chiamato così per via del Parkinson che lo scuote tutto, e ciò nonostante un cecchino con la sua inseparabile fionda e i suoi piani dinamitardi e al limite della realtà. Un giorno: l’occasione della rivincita. Le «Miserabili Monache» dell’ordine di Santa Lavinia d’Oriente (di cui anche Agile si domanda l’effettiva esistenza) comunica ai residenti di Villa delle Betulle che è stata organizzata una visita di due giorni a Roma in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. È allora che Brio propone ad Agile e gli altri di occupare la sede romana dell’emittente tivù cattolica Rete Maria per rimuovere (e «far brillare») Padre Anselmo da Procida dalla lettura del rosario delle 18; colpevole di pronunciare la preghiera con un’odiosa zeppola. Troppo, per uno come Brio. Agile asseconda il piano folle del suo compare per un motivo preciso: a Roma vive Flaminia, la donna che quando faceva lì il militare, a 19 anni, gli ha spezzato il cuore. E lui vuole ritrovarla. Osteggiati da Capitan Findus (il rivale storico di Agile) e i suoi due scagnozzi Sciabola e Uccello, partiranno così in un’avventura surreale e scorrettissima nella capitale, dove saranno coinvolti in battaglie feroci all’alba, tra i Fori Imperiali, furti, baratti al limite della legalità, feste della borghesia capitolina. L’ultimo guizzo di libertà prima del sipario.
E niente, ho provato a farvi ridere, e farvi pensare. Ho provato a dare voci a quattro vecchietti che, probabilmente, nessuno avrebbe ascoltato. Gli ho messo nelle mani armi da guerra di bottoni, piani esplosivi, missioni in codice, forza e coraggio. Ho provato a dipingere l’universo degli anziani come quello dei bambini, con le proprie regole e i propri dolori. Ma soprattutto: le proprie gioie, quelle incontenibili di questo romanzo, della loro rivincita. Ci ho provato. Voi fatemi sapere se vi è piaciuto, io resto a disposizione. Ci tengo.


 

Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d'aiuto negli occhi tristi di Emma… I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.


Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Perché Matteo è nato sordo. Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?". Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità. All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni. Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."


Incontro con Cristina Petit 7 luglio 2015

Incontro con l'autore "Cristina Petit".

Sarà l'occasione per parlare di alcune sue pubblicazioni e confrontarsi con l'autrice.

 

 

 

 

Dove si può trovare spigolature 2

Incontro con l’autore 19 maggio

Incontro con l'autore "Paolo Marasca".

Sarà l'occasione per parlare del libro e confrontarsi con l'autore.

 

 

 

 

Incontro 18 maggio 2015

Incontro del gruppo di lettura presso la Biblioteca Comunale ore 21.00, P.zza Garibaldi 3, primo piano.

 

 

"La meccanica dei gesti" di Paolo Marasca 

Gli addetti alla pulizia e manutenzione delle spiagge e di una baia molto frequentata della costa adriatica trovano, in un caldo mattino di luglio, una bambina rintanata nella cava che utilizzano come rimessa. Avrà 9 o 10 anni, non parla, è molto sporca e nessuno capisce come sia comparsa. A pochi chilometri di distanza, nel frattempo, il loro datore di lavoro cerca con disperata lucidità un modo per evitare il fallimento dell’impresa. Mirco, giovane di buona famiglia soffocato dalle aspettative altrui, Fausto, in perenne conflitto con il mondo, Lucio, lavoratore meticoloso e marito previdente, e Carlo, silenzioso uomo delle caverne contemporaneo, ognuno con il suo vissuto e avvezzi per scelta o per necessità alla mera meccanica dei gesti, non possiedono le parole per rispondere alla domanda più semplice: cosa fare di quella bambina? Mentre nelle banche e nella mente accelerata del loro principale si gioca il destino dei quattro, la banale decisione di rendere al mondo esterno la bambina rimane sospesa, ostacolata dagli eventi e dal desiderio di trattenerla lì, nella cava in cui, per ragioni diverse, ognuno di loro sembra aver recluso la propria esistenza. Sarà il destino, nell’arco di un solo giorno, a incrociare le scelte dell’imprenditore a quelle dei suoi dipendenti, e a decidere per tutti. “Mito della caverna” contemporaneo e all’ombra di un monte che è da inscrivere, per la sua presenza scenica, tra i protagonisti del romanzo, i quattro spazzini si fanno simbolo di un’umanità contemporanea priva di punti di riferimento, le cui “storie di niente” possono trovare nuovo senso solo se affidate con coraggio alla parola dell’altro e se pronte ad accogliere lo spiraglio di luce rappresentato dall’improvviso e inspiegabile arrivo della bambina.

Incontro 7 aprile 2015

Incontro del gruppo di lettura presso la Biblioteca Comunale ore 21.00, P.zza Garibaldi 3, primo piano.

 

 

"Colpa delle stelle" di John Green 

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

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